Descrizione
Il protagonista del racconto delle sue giovanili esperienze è un uomo del suo tempo.
L’omerico Ulisse si sottrae con i suoi ritrovati ingegnosi e semplici al contatto ravvicinato con le Sirene della terra di Napoli, ma non rinunzia a sentire il fascino del loro richiamo, della malìa delle loro voci; non cede ragionevolmente; un’altra Sirena lo chiama, la donna, la sposa lontana, là nell’isola di Itaca, che vive e aspetta il suo ritorno, consolata dalla presenza del figlio di lui che ormai ha raggiunto gli anni della fulgida giovinezza. Anche al nostro Riccardo, protagonista del rac-conto, è capitato di giungere nella città delle Sirene; fondata da Partenope, celebratissima dalla tradizione, ha assunto negli anni seguenti la denominazione di Napoli – città nuova nel significato odierno, terra dell’amore, vantata dagli abitanti del luogo – ; vi è giunto nel fulgore della sua giovinezza, sensibile allo spirito di quella terra. Mai è avvenuto un incontro più felice tra il luogo e un giovane pronto a coglierne lo spirito e ad assumerne gli umori. Le novelle Sirene non rivolgono più inviti, non ammaliano con l’incanto delle voci, dal carezzevole suono; mostrano il loro corpo giovanile florido, il loro sorriso aperto e ardente invita all’incontro, e dichiara la disponibilità e la prontezza dell’offerta; il loro sorriso non è atteggiamento studiato, dichiara invece schietta e vera sensibilità. Esse rive-lano un mondo nuovo, quale la natura ha maturato attraverso lo scorrere del tempo e il mutamento dei costumi.
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