Descrizione
L’esistenza umana, seppur nel suo complicato e variegato dispiegarsi, contiene in sé un nucleo semplice ed elementare. L’animo umano, sotto la tempesta degli eventi, sollecitato dall’avventura dell’esistere, manifesta i suoi moti, i suoi stupori infiniti attraverso il contatto con le pieghe più nascoste dell’emozione. E così, attraverso le menti più elaborate, depositarie di virtù poetiche vere ed elevatissime, si traduce in espressioni di pensiero rivelatrici di verità eterne e immortali. Ma anche l’uomo della strada soffre e allo stesso modo si interroga sull’insondabile mistero della vita e attraverso occhi attoniti e inconsapevoli si esprime come può. Manifesta così la sua del tutto personale ed elementare interpretazione del vivere, accompagnandola in un percorso verbale semplice e per certi versi del tutto originale. Una poesia senza dubbio modesta, ma ugualmente pregna di sofferente saggezza…
La poesia del vivere. Carmelo Mirenda ne è espressione più vera e genuina. Testimone del suo tempo, consapevole della penosità del cammino dell’uomo, penosità però mitigata dalla luce dell’amore in tutte le sue espressioni. L’amore per un figlio, l’amore di un figlio per il padre, quello dei mille volti della consumata e conturbante passione amorosa, l’amore per una donna, capace di suggerire all’uomo note poetiche del tutto peculiari, veri doni che, nel grigio smarrimento quotidiano, si rivelano capaci di trasfigurare catarticamente anche istinti primordiali. Attimi di autentica onnipotenza nel delirio voluttuoso e greve del suo esistere.
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