Descrizione
Per ripercorrere la tormentata storia del popolo ebraico nel corso del Novecento, passata attraverso la tragedia della Shoah, con particolare attenzione alle modalità di edificazione e difesa dello Stato d’Israele, ai suoi leader più significativi (David Ben Gurion, Menachem Begin, Golda Meir, Yitzhak Rabin, Simon Peres, Ariel Sharon, Benjamin Netanyahu), ai processi identitari che ne hanno accompagnato l’evoluzione, risulta di estrema utilità la lettura di questo volume.
Ne scaturisce l’intensa testimonianza di Massimo Longo Adorno che, sotto forma di dialogo abilmente stimolato dalle domande dello scrittore Luciano Armeli Iapichino, si stempera in pagine di lucida analisi di taglio storico e geopolitico, di velata nostalgia laddove si lascia andare ai ricordi familiari e delle esperienze adolescenziali nel kibbutz, sino ad aprirsi al racconto di aspetti e curiosità inerenti alla realtà israeliana dei nostri giorni. Al di là dell’indubbio interesse che il testo riveste per la comprensione di alcuni percorsi del sionismo, possiamo considerarlo come una profonda dichiarazione d’amore nei confronti d’Israele da parte di chi si è sentito, nel corso della propria vita, investito di una missione iniziata da un illustre avo, maturata e portata avanti con passione civile e coerenza, all’insegna di quegli ideali.
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