Descrizione
Potremmo dire che alla base e a fondamento dei componimenti poetici qui raccolti ci sia il sentirsi in armonia con l’umanità allorquando, giunti a un bivio, si ha il sentore d’aver imboccato la retta via che conduce all’amore: è quanto possiamo desumere dalla poesia Memorabile volto, opportunamente messa in relazione con il resto della raccolta.
Insistentemente il Poeta parla d’amore e lo canta a piè sospinto, sì da indurre il lettore frettoloso e distratto a pensare che i versi che qui gli si offrono altro non siamo che prove per delle canzonette melodiche da portare in gara in qualche festival canoro.
Ma una lettura attenta, meditata e profonda ci induce a ben altre riflessioni e a tutt’altre considerazioni.
Certo, l’amore è presente in pressoché tutte le poesie, ma si tratta non tanto e non solo del desiderio nel suo significato puramente sessuale, quanto, piuttosto, dell’eros come lo hanno concepito i nostri progenitori Greci e la psicanalisi di matrice freudiana.
Noi, esseri umani, non siamo pietre, non siamo sassi inerti: abbiamo bisogno volizioni, desideri e passioni che ci ispirano, ci vivificano, ci spronano, ci inducono a fare scelte e tutto ciò è eros, pulsione di vita.
Nei componimenti campeggia, indubbiamente, la sensualità erotica che raggiunge l’acme, forse, in Attimo, ove si rimarca l’attimo in cui si percepisce l’intensità erotica, d’uno sguardo che accende l’amore.
Altrove, però, il Poeta accentua i momenti d’ebrezza che improvvisamente si spengono, si nullificano, per una corsa folle e imprudente che ha sepolto i sogni di giovani vite: è tragedia, ci son lacrime di dolore, c’è il silenzio, non c’è vocìo, thanatos ha preso il posto di eros, sostituendolo irreparabilmente.
Eros e thanatos sono costantemente a confronto, in una lotta impari, giacché, alla fin fine, è sempre thanatos a risultare vincente: l’umanità è immortale.
Ma il Poeta, in questa raccolta, non si incupisce in un nero pessimismo antierotico perché, anzi, inneggia alla vita. Scandaglia, scova e rinviene la vita non solo nel mondo umano, ma anche in quello floreale, lì ove egli canta e omaggia la natura ridente nel maggio profumato dalle ginestre.
Senza perdere il senso della realtà, onora la vita anche quando thanatos è li lì per prendere il sopravvento, in questo triste momento di pandemia globalmente diffusa, affermando che se l’abbraccio non è possibile, lo sguardo per sostituirlo e la mascherina può essere salvifica.
Potremmo quasi dire che, in questa raccolta, la poesia stessa è vita. Se thanatos dà il senso del lugubre, del plumbeo, della muta inerzia, eros e la vita sono caratterizzati dalla musica che rende felici gli ascoltatori che, applaudendo, mandano in delirio gli orchestrali. Il silenzio è dei morti. Al silenzio, che è negazione della vita, si oppongono il vocìo, la musica ed il frastuono della vita.
Eros è anelito, sogno e brama di vita. Si noti, a tal proposito, la voglia di vivere per realizzare i propri sogni accantonati nel cassetto della memoria. E si tenga conto che si tratta non di sogni affatto e meramente personali e privati, bensì di sogni probabilmente realizzabili nella valle della fratellanza, che fa capolino in Attendo risposte: forse son sogni per tutta l’umanità affratellata, per un mondo nuovo, per una nuova era.
Prof. Francesco Paolo Paradiso
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