Descrizione
L’autore si fa testimone di un mondo di personaggi, di storie, di vicende, di usanze, che non nascono dalla fantasia ma che hanno radici antiche e profonde. Ci fa riscoprire l’origine di proverbi e motti locali e fa rinascere filastrocche, litanie, nenie, orazioni, giaculatorie, di cui si era perso il ricordo. Il poeta ricostruisce le storie e i fatti narrandoli con ricchezza di particolari nelle loro fasi di accadimento, mette a nudo la semplicità o la stravaganza dei protagonisti e ne enfatizza le caratteristiche, talora in modo grottesco ed esilarante. I suoi personaggi, con le loro vicissitudini e i loro detti, ci scorrono davanti agli occhi come le marionette e le scene del teatro dei pupi siciliani,
pur nella loro tragicomica veridicità. E via via che si procede nella lettura si è sempre più catturati dalla magia del racconto poetico di questo mondo passato, al quale l’autore ha saputo restituire nuova linfa, divenendone custode di memoria.
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