Descrizione
Il percorso dell’autonomia di Capo d’Orlando occupa – per chi vive questa terra – un posto di rilievo nella propria esistenza e racconta una storia che ripropongo brevemente.
Siamo a ridosso della fine della Prima Guerra Mondiale, a soli dieci anni dal disastroso terremoto di Messina ed a pochi istanti temporali dalla marcia su Roma.
Capo d’Orlando è ancora frazione di Naso e un gruppo di cittadini ivi residente, decide di emanciparsi dal “capoluogo” e di accarezzare il sogno di diventare “Comune autonomo”.
La richiesta di un cimitero in cui seppellire i propri cari, l’acquedotto che non funziona e le piccole vicissitudini quotidiane, rappresenteranno il motivo comune per affrancarsi da Naso.
Il regime fascista diventerà, di lì a poco, egemone e sarà di sostegno alla causa degli “orlandini”, entrambi bisognosi di reciproche esigenze: il primo di voti e consenso, i secondi di agganci
politici.
Nello sviluppo integrale della vicenda ci si accorge, tuttavia, che mancano all’appello centinaia e forse più tasselli di una storia mai letta di cui si conosce solo il finale e, marginalmente l’inizio,
mentre si ignora la parte centrale.
Da ciò lo stimolo per la ricerca di documenti ancora sconosciuti, con la speranza, mai sopita, di trovare qualcosa di nuovo.
Parlando con chi conserva ancora memoria storica di quegli accadimenti si apprendono notizie, aneddoti e figure che insinuano in chi ascolta dubbi e perplessità sulla loro veridicità, convincendoci
che il tempo offusca i ricordi e condisce di fantasia le lacune procurate dallo scorrere degli anni travisando, talvolta, i fatti.
Accade, ad un tratto, di avere la “dritta” giusta, di imbattersi, quasi per caso, in tutta una mole di documenti che sono stati sempre lì, quasi ad attendere, racchiusi in faldoni dimenticati.
Confrontando la storia che emerge dai documenti con quella dei racconti verbali, a sorpresa, scopriamo che molti fatti sono realmente accaduti e di altri apprendiamo l’esistenza per la prima
volta.
Questa pubblicazione ha per Capo d’Orlando lo stesso valore di un tesoro, è la riscoperta di un capitolo di storia scritto e spesso dimenticato; desideriamo offrirlo alle nuove generazioni, che
devono proiettarsi nel futuro con la piena consapevolezza del proprio passato.
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