Il treno della scienza

15,00


Autore:
Bruno Lorenzo Castrovinci
Pubblicazione:
05/2021
Formato: Libro
Dimensioni:
 14×21
Numero pagine: 176

COD: 9788869021244 Categorie: , ,

Descrizione

Un lungo viaggio nei labirinti dell’anima.
Raccontare le vite degli altri è un’opera d’arte e anche una terapia. Ogni storia personale merita un romanzo, si potrebbe dire, parafrasando lo psicologo Erving Polster. Lo scrittore Bruno Lorenzo Castrovinci, al suo esordio letterario, con stile creativo ci fa viaggiare nei labirinti dell’anima.
Racconta l’universo interiore che ci portiamo dentro stracolmo di desideri, di ombre, di bellezza e di dolore. La trama del romanzo trae ispirazione dalla luminosa metafora del viaggio in treno come luogo di traiettorie esistenziali non sempre prevedibili. Su di esso si intersecano relazioni imperscrutabili, onde lunghe delle maree dei rapporti umani.
L’escursione nel mondo intimo di alcune persone fa affiorare pensieri fuggenti inspiegabili e sensazioni assillanti. È il male oscuro, alimentato dal nostro inconscio che tormenta l’anima, la fa ammutolire disorientandola, facendola convivere con emozioni incomprensibili e laceranti. L’individuo diventa una galassia di corpo, mente, anima e coscienza che si dipana tra sonno, veglia, trance ed estasi.
La storia illumina il mondo della scuola, spesso bistrattato e vilipeso da giornalisti ed esperti ignoranti, mettendo in evidenza i tanti sacrifici degli insegnanti costretti a subire anche logoranti norme burocratiche.
La vita quotidiana dei docenti, nell’arco di un anno scolastico, fa risaltare interazioni feconde, collaborazioni, condivisioni felici, deserti relazionali, le avventure dell’immaginazione, orizzonti di amore per gli alunni. La galleria dei personaggi è ricca: uomini e donne immersi in un agire tormentato e travolti dall’impotenza di non poter controllare se stessi. Il loro vissuto emotivo è sottoposto agli strappi lancinanti e alle burrasche degli incontri. Nei vicoli della memoria non si può essere sempre svegli, si attraversano i sentieri del freddo, del piacere, della felicità effimera, delle oscillazioni cicliche degli istanti. Spesso il desiderio può abbracciare la nostra vulnerabilità, può avvelenare la mente o liberarla.
I protagonisti vivono tormenti nella coscienza, senso di inadeguatezza e non arrivano momenti di chiarezza limpidi. Diversi hanno difficoltà a capirsi, sono sommersi da sensi di colpa, si autoassolvono con indulgenza e inseguono l’insondabile bisogno di dare senso alle esperienze. E’ come se nella loro mente convivessero forzatamente diverse personalità. A volte arrivano sull’orlo dell’abisso o sono attratti da un buco nero che risucchia emozioni inconfessabili.
La scuola con i suoi ritmi cannibalizza la vita – sostiene l’autore – con grande intensità. L’accento è posto sulle fatiche giornaliere dei docenti nel prepararsi ad affrontare le lezioni, nel relazionarsi con i mondi degli adolescenti, stracolmi d’ansia e di uragani emozionali, con mille adempimenti, iniziative e genitori alle prese con problemi drammatici e difficoltà nel ruolo educativo.
La fine dell’anno scolastico è velata da tanta tristezza. I momenti vissuti con i ragazzi e i colleghi non torneranno. Gioia, amarezza, felicità, dolore sono nel cuore di tutti riboccante di nostalgia che toglie il respiro.
L’itinerario continua e inizia un nuovo anno nella scuola con le ritualità di sempre. Gli eventi narrati presentano anche la morte di uno chef straordinario conosciuto da un personaggio durante una notte in un ospedale. L’oscenità del tragico e il desiderio di immortalità si scontrano con la fine dell’esistenza che può arrivare in qualsiasi momento. L’animo umano non si rassegna al mistero della vita.
Lo scrittore fa interrogare alcuni individui. Le riflessioni si mescolano a percorsi esistenziali controversi, impenetrabili descritti con effetto psicologico. In diversi casi una catarsi ravviva la voglia di vivere intensamente.
Intanto il treno corre e accoglie tutte le storie senza lasciare niente nell’oblio. I paesaggi invernali e primaverili sono descritti con pennellate di colori che creano groviglio di tonalità e di sfaccettature sfuggenti. La stagione estiva è alle porte. Il viaggio sul treno della scienza sembra lanciato verso il futuro, ma improvvisamente il tempo si ferma per lasciare spazio alla sciagura. La trasgressione fa scaturire un evento luttuoso. Il lettore è coinvolto nel dramma.
La fine del romanzo ci invita a scavare profondamente nella nostra natura umana per non vivere nel caos interiore prigionieri delle tossine mentali del desiderio.
Il libro ci guida verso la necessità di affrontare le emozioni, di respirare, ad essere presenti, ad alimentare la gioia di vivere per non restare reclusi in sogni oscuri. Occorre accettarsi senza pensare di essere onnipotenti, nutrendosi di umiltà, di autostima, di capacità di amare, di perdonare per elevare l’anima ed esprimere gratitudine agli altri. Il potere della generosità può cambiare noi stessi e il mondo. La flessibilità della mente porta a un profondo senso di pacificazione se attingiamo alle risorse infinite che abbiamo dentro di noi. Il dialogo interiore e con gli altri all’insegna della chiarezza e dell’empatia può far nascere una società migliore evitando l’eccesso di censure, di giudizi, l’individualismo e la frammentazione delle personalità che distruggono il senso e la sacralità dell’esistenza.

Prof. Salvatore Crisafulli

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