Descrizione
“[…] Come quando Ballacchino sperimenta, in alcuni casi, il frangimento della corrispondenza tra parola scritta, parola morfologica e parola fonologica: ottiene così risillabificazioni della catena alfabetica che si fanno filtro di nuove associazioni paradigmatiche e finestra sulla dimensione extratestuale o intertestuale, relativa ad un’esperienza che prima è della stessa Autrice e poi, in qualche modo, finisce per riagganciarne o evocarne altre possibili nella competenza lessicale di chi legge[…]”
“[…]Il senso recuperabile dal testo è, spesso, un doppio senso. O, forse, è solo il senso che il lettore riesce ad assegnare, sperimentando, attraverso reiterate piste di lettura – diverse tutte le volte – processi di interpretazione paralleli e la moltiplicazione stessa dei significati, secondo le intenzioni dell’Autrice.
La lettura si fa così viaggio icastico in direzioni plurime.
Il percorso è segnato tuttavia dal tema, introdotto dal lemma-titolo Luce[…]”
Iride Valenti
“[…]
L’estensione semantica dello “stile” nei versi in sede scientifica viene riferita all’espressione artistica di un suo stile personale che va oltre le pratiche poetiche già conosciute in altri poeti. Uno stile individuale che avverte la presenza e l’efficacia della tradizione letteraria.
L’animo scientifico-medico sente prepotente il leggersi romantico in aggettivi, avverbi, che ne definiscono il linguaggio puro ed autentico.
La dicotomia nel suo poetare ci restituisce la suggestione e l’ispirazione tipica dei cuori romantici, che non nascondono il sentimento dietro la ragione, ma lo regalano al mondo affinché ciascuno possa individuare il proprio finito o infinito, come in questi versi “lac_RIME”/in_VERSI/…“[…]”
Elena Saviano
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