Descrizione
Il compito di riportare alla ribalta quelle fasi fondamentali per il fiorire e l’affermarsi in Romagna, come in altre zone d’Italia, del podismo di massa, nuovo entusiasmo che faceva pulsare il cuore di tanti, è affidato anche alle pagine di questa modesta trattazione. Sia subito chiaro un concetto: essa non ha alcuna pretesa di esaustività: anzi potrà risultare ampiamente lacunosa e frammentaria, dato che si sorregge esclusivamente sull’affiorare di ricordi lontani personali e di altri testimoni del tempo, sul materiale d’archivio saggiamente e gelosamente conservato, sugli oggetti che cantine e ripostigli hanno salvato dalla dispersione.
Si prenderà in considerazione il segmento cronologico che congiunge il 1973 al 1980, ovvero gli anni che a grandi linee rappresentano per il podismo romagnolo rispettivamente l’affacciarsi alla ribalta domenicale (1973/1976) e il raggiungimento della maturità (1977/1980). Periodo vivacissimo, ruspante, creativo, prolifico nel quale, oltre a una valanga di competizioni di effimera esistenza, sono nate, come si è detto sopra, molte di quelle che oggi si definiscono classiche e sono state fondate diverse società ancora saldamente sulla breccia. L’attenzione si concentrerà soprattutto su quanto avveniva a Ravenna e dintorni, ma saranno moltissimi i riferimenti e gli sconfinamenti nelle città limitrofe. Non solo.
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