Descrizione
Il personaggio, scrittore di professione, si trova a Lipari per scrivere l’agiografia di San Bartolomeo Apostolo per la curia di Messina. Sullo sfondo l’amore per la sua donna che insegna in quell’isola dell’isola. Studiando i vangeli apocrifi, in particolare quello di Filippo, si accorge delle discrepanze tra quello che la Chiesa Cattolica gli impone di scrivere e ciò che, inconsciamente e filosoficamente, lui vorrebbe dire al mondo. Ma per amore tace, custodendo in segreto i sogni di produttore di malvasia per avere le risorse necessarie a svincolarsi dalla Chiesa ipocrita e corrotta perchè fatta di uomini.Mentre aspetta la sua amata su una panchina del molo di Lipari, pensa al Diavolo; in particolare nota come il bene e male sono il rovescio di un’unica medaglia: Si trova così, dopo aver incontrato la sua donna, a parlare con uno strano tipo. Al “novello Bulgakov” lo strano soggetto, si presenta come il diavolo, benevolo ed aggraziato pronto ad esaudire tutti i suoi desideri. Tra sonno e veglia, tutto si evolve in modo da far si che la sicilianità rappresentata dal personaggio, viene fuori da un contesto euroasiatico che contempla la divinità perduta Abraxas, ripresa da Jung nel “Liber Novus” e le filosofie “mitriache” in quella culla che è stata il Mediterraneo; centro di un mondo oggi di confine ed esilio. Il diavolo in realtà non è altro che la manifestazione di Abraxas sull’isola. Egli, come ingenerato, perdura nel tempo e chiede al personaggio dandogli in cambio l’happy-ending che tutti sogniamo, di scrivere una nuova formula matematica che darà agli uomini una nuova spinta a procedere nella loro esistenza, dando senso ad una vita di stenti su teorizzazioni fisico quantistiche che il personaggio vede come bizzarre ed incomprensibili. In realtà capisce bene però che in un nuovo mondo, fatto di disastri ambientali e stagioni rovesciate, potrebbe essere la possibilità di sopravvivenza per tutti.
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